Ligeia
Edgar Allan Poe
In un’antica città fatiscente sulle rive del Reno, il protagonista incontra Ligeia, donna bellissima, passionale e intellettuale, dagli occhi neri e dai capelli corvini. I due si sposano, ma dopo breve tempo Ligeia si ammala e muore. Il protagonista, disperato, si trasferisce in Inghilterra, dove acquista e ristruttura una lugubre abbazia in rovina, presso cui stabilisce la propria dimora. Presto si risposa con Rowena Trevanion de Tremaine, dai capelli biondi e dagli occhi azzurri, l’esatto opposto di Ligeia, la moglie defunta, che in realtà egli non ha mai smesso di amare. La presenza di quest’ultima, infatti, continua a ossessionarlo fin sul letto di morte di Lady Rowena, ammalatasi improvvisamente in maniera misteriosa…
Antiche abbazie in disfacimento, città fatiscenti, lugubri arredi, allucinazioni, fantasmi, metamorfosi ed eventi soprannaturali, ma soprattutto la bellezza diafana e inquietante di Ligeia, contrapposta in maniera speculare a quella rosea ed eterea di Lady Rowena, fanno di “Ligeia” il racconto gotico per eccellenza, così esemplare ed estremizzato da far pensare a un falso creato ad arte dallo stesso Poe per parodiare le teorie del trascendentalismo. La scrittura fluida e lussureggiante di Poe si unisce alle potenti suggestioni oniriche della narrazione, trascinando il lettore in una dimensione affascinante e ipnotica, di cui lo stesso autore era perfettamente consapevole, tanto da definire “Ligeia” la sua migliore opera di narrativa.